Il momento di andare a nanna arriva per tutti, ma ciascuno lo vive a modo suo: per qualcuno è un momento piacevole perché dormendo si può finalmente smaltire la stanchezza accumulata durante la giornata, ma per qualcun altro viene vissuto come un distacco dalla realtà, come un allontanarsi da un mondo per recarsi in chissà quale altro. Tra questi ovviamente troviamo i più piccoli che, facendo coincidere il momento di andare a dormire con l’arrivo del buio, spesso vivono questo evento con ansia, paura e agitazione.

Cosa pensano i bambini del buio?

Sicuramente per la maggiorparte di loro il buio viene visto in senso fortemente negativo, l’oscurità viene associata al male, al brutto, al pericoloso o ancora peggio alla morte. Sta a noi adulti far vivere diversamente questo momento, perché in fondo il buio è solo assenza di luce; al buio la realtà che ci circonda cambia semplicemente di colore, ma la sua forma resta identica, al buio gli oggetti non si spostano né tanto meno scompaiono, restano esattamente nello stesso posto a svolgere le stesse identiche funzioni di quando sono alla luce. Cerchiamo dunque di far notare queste cose ai bambini, parliamone insieme, loro capiranno sicuramente e, chissà, magari inizieranno a vedere il buio come un mondo nuovo in cui avventurarsi e in cui liberare curiosità e fantasia.
Può sembrare un paradosso, ma a volte sono proprio gli adulti ad inventare strani scenari, magari per mettere a tacere capricci dei più piccoli o per infondere nei bambini paure e timori pur di farli stare buoni. “Fai il bravo, altrimenti spengo la luce ed arriva la strega cattiva”: ecco un esempio di frase che alcuni adulti usano per porre fine a monellerie, provocando però dall’altra parte ansie e inquietudini nei piccoli. Un’altra frase ancora potrebbe essere: “Se non mi ubbidisci ti mando in castigo da solo!”
Ecco che il buio spesso viene associato anche alla solitudine, come se ci fosse anche un’oscurità di affetto. Viviamo dunque in modo diverso il buio: un buon rimedio è sicuramente quello di far conoscere la realtà circostante tramite l’uso dei sensi che sono perfettamente operativi anche in assenza di luce, ossia udito e tatto. Sarà molto più semplice e piacevole abbandonarsi al sonno con una bella musichetta di sottofondo, ovviamente tenuta a basso volume e magari avere accanto pupazzi morbidi e rassicuranti. Consiglio anche la lettura di favole al buio, per ascoltare una storia non serve la luce, serve solo l’immaginazione e i bambini ne hanno a volontà.

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