Aumenta il numero di bambini che soffre di riniti allergiche e asma dovute agli acari. L’acaro della polvere di casa contiene l’allergene a cui gli asmatici e i rinitici sono più frequentemente sensibili; è un allergene perenne, tra i più temuti e fastidiosi, responsabile di più della metà delle allergie respiratorie e cutanee.
Il 70% dei casi di asma e la metà delle riniti allergiche in età pediatrica è causato da acari della polvere; le sostanze prodotte dagli acari in grado di provocare allergie (gli allergeni) sono contenuti in particolare nelle loro feci. La reazione allergica è innescata dalla concentrazione di acari che vivono nella polvere di casa.
Gli acari si trovano in varie nicchie: tappeti, divani, poltrone, moquette, coperte, trapunte; ma la loro presenza si concentra nei materassi e nei cuscini, dove trovano l’habitat ideale: temperatura (tra 15 e 30 gradi), umidità (60-80%) e presenza di nutrimento poiché la loro dieta è costituita da piccole squame epidermiche prodotte dal normale ricambio della nostra pelle. L’acaro ha due soli nemici, la luce solare e il freddo.
Un materasso normale può contenere fino a due milioni di acari e la loro eliminazione completa diventa quasi impossibile; ciò nonostante vi sono prove scientifiche che misure estensive di controllo ambientale possono ridurre significativamente la loro concentrazione, soprattutto in camere da letto, con conseguente significativo miglioramento dei sintomi in pazienti con rinite, asma e allergie multiple.
Tali studi sottolineano che nessun intervento singolo sembra risultare efficace, bensì tutto l’ambiente domestico deve essere oggetto di misure igieniche multiple applicate simultaneamente. Un intervento prioritario per combattere l’acaro è risultato essere quello di utilizzare materassi e cuscini in materiale antibatterico e antiacaro, non solo nel letto del soggetto allergico, ma adottando lo stesso provvedimento per altri letti presenti nella stessa camera. Altra raccomandazione di notevole  importanza è quella di ricoprire materassi, cuscini e trapunte con sistemi di fodere di materiale traspirante ma impermeabili all’allergene dell’acaro. L’uso combinato della doppia misura di controllo come prevenzione primaria si è mostrata  clinicamente efficace  nella gestione di routine dell’asma più del singolo intervento.
Sono queste le principali strategie di misure ambientali, unitamente al lavaggio a 60 gradi o in lavatrici a vapore della biancheria dei letti ogni 4-5 giorni e all’uso di aspirapolvere dotati di microfiltri HEPA (high-efficiency particulate air), che si possono facilmente adottare tutti i giorni in maniera simultanea, per ottimizzare la riduzione dei valori soglia di concentrazione degli allergeni in casa.
Le mamme di bambini allergici s’impegnano molto nella lotta agli acari, ma devono sapere che per risolvere l’allergia da acaro e scongiurarne il peggioramento, oltre all’ igiene domestica, bisogna anche sottoporre i bambini a test cutanei e, dai cinque anni d’età in poi, anche all’immunoterapia desensibilizzante. La terapia viene fatta a casa per almeno tre anni con una goccia o una pasticca sublinguale. A questo va associata, se il caso lo richiede, una terapia sintomatica con schemi controllati.

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