“Lo scorrere di tutta la vita inizia con la reciproca interazione tra genitore e neonato”. (Bowbly)

Attaccamento e Bonding si riferiscono a due fenomeni in connessione reciproca coinvolti nella creazione del rapporto iniziale tra il bambino e chi si prende cura di lui. Il Bonding si manifesta nel periodo immediatamente successivo alla nascita, quando il bambino e i genitori sono perfettamente in grado di conoscersi reciprocamente.
Lorenz e Harlow studiarono il comportamento degli animali e il momento in cui si instaura il Bonding, che avviene al momento della nascita. Spesso se il cucciolo viene allontanato dalla madre alla nascita, e riunito in seguito, subisce un rifiuto da parte della madre per cui è destinato a morire.

Kennel e Klaus evidenziarono un periodo particolarmente sensibile alla creazione di questo legame nell’essere umano, ma non rigido come negli animali, il processo di attaccamento può avvenire anche in un secondo momento e così pure i legami affettivi ad esso correlati. Il Bonding è un processo di attaccamento, nasce pian piano, come l’innamoramento; inizia già nella madre  nel periodo della gestazione. Subito dopo la nascita, si conosce il bambino reale diverso da quello immaginario; è proprio questo il momento in cui si riconosce il bambino come il proprio bambino, e si può facilitare il processo di attaccamento.

Bowlby ha studiato le caratteristiche del processo di attaccamento:
un attaccamento sicuro dà una certa solidità e stabilità allo sviluppo del bambino. I bambini che hanno solide basi nel futuro diventeranno persone equilibrate, sane, in grado di mantenere un lavoro, nei rapporti sociali, una vita di relazione normale;
un attaccamento insicuro si ha quando genitori problematici o intenti a risolvere i loro problemi non instaurano una relazione col bambino. Questa situazione di instabilità emotiva spesso genera nel bambino momenti di aggressività o chiusura in sè stesso, ambivalenze nei confronti degli altri, sempre alla ricerca di qualcosa che è mancante.
Il Bonding si basa quindi sulla reciprocità genitore/bambino.

Gli elementi che compongono il bonding

Contatto

La pelle è l’organo più esteso del corpo e il tatto è il primo senso che si sviluppa in utero. Attraverso il contatto sviluppiamo endorfina, serotonina, e la mamma produce più ossitocina (ormone che  aiuta l’utero a contrarsi, chiamato anche ormone dell’amore), e più prolattina (non solo favorisce la produzione di latte ma è anche l’ormone del prendersi cura di…e del senso materno); inoltre si abbassano gli ormoni dello stress ACTH, cortisolo.
Al momento della nascita la mamma e il bambino hanno lo stesso identico dosaggio ormonale; quando il bambino nasce, tutta l’ossitocina e il cortisolo, necessari per il momento del parto, sono alti. Al primo contatto con la mamma è come se ricevesse un segnale di stop alla produzione di ACTH, cortisolo, un messaggio di fuori pericolo dopo il parto.
Si è notato che nei bambini nati da parto cesareo e poi allontanati dalla mamma, i tassi di ACTH rimangono alti per molto più tempo, e se mantenuto a lungo, i bambini cominciano ad essere più irritabili, dormono meno, hanno difficoltà di crescere.
Dagli studi di Tiffany Field, sul massaggio a bambini ricoverati si sono avuti:  crescita più rapida, reazione migliore alle cure e dimissioni più veloci.

Odore

La mamma e il bambino si riconoscono dall’odore; il colostro ha un odore simile al liquido amniotico.

Temperatura

Il neonato non è in grado di auto-termoregolarsi, quindi la temperatura corporea della mamma è la temperatura ideale per mantenere quella del piccolo.

Ritmi e Bioritmi

Quando una donna partorisce c’è una remissione della neo-corteccia e un lasciar emergere le funzioni sottocorticali del cervello limbico e rettilico; è come se prendessero il sopravvento le emozioni e l’istinto che permettono alla mamma di sintonizzarsi sul bambino.

Voce

Il bambino riconosce la voce della mamma, la mamma riconosce il pianto del suo bambino (è anche il modo che ha il bambino di accattivare la mamma).

Allattamento

Durante l’allattamento il bambino aumenta le difese immunitarie, e nella mamma vi è l’aumento di ossitocina e prolattina.

Sguardo

“Il primo sguardo non si scorda mai”, gli occhi del neonato sono fatti per mettere a fuoco dai 17 ai 30 cm, che è esattamente la distanza che c’è tra il viso della mamma e del bambino tenuto in braccio; inoltre è attratto dai contrasti e mette a fuoco cose rotonde e scure, (come il capezzolo della mamma e gli occhi).
Il Bonding, un processo lungo una vita, è un legame affettivo e tattile, che con il massaggio infantile viene intensificato e garantisce un buon sviluppo per il futuro.

È stato dimostrato che l’unica necessità che hanno i neonati nei primi minuti è di essere asciugati e avvolti in un tiepido e morbido telo. Ogni altra cosa, oltre a non essere utile, è di ostacolo al bonding e pertanto dovrebbe essere rimandata.
Lasciando in intimità genitori e bambino, quest’ultimo smette di piangere a pochi secondi dalla nascita e si tranquillizza con grande velocità.

Favorire il bonding fin dai primi momenti permette un migliore avvio dell’allattamento al seno, riduce il rischio di depressione materna, aumenta la fiducia in sè stesso del bambino e lo rende, in seguito, più aperto al contatto con gli altri.
Nella prima settimana di vita la fase di veglia tranquilla (lo stato nel quale il bambino può aprire gli occhi, guardare i genitori, ascoltare la loro voce, cercare il seno della mamma) è molto breve, circa due ore al giorno, pertanto perdere questo momento speciale subito dopo il parto, significa rimandare di almeno una giornata la possibilità di far conoscere al neonato noi stessi e tutto ciò che c’è intorno.

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