Qual è l’età giusta per parlare di sessualità? Come faccio a parlarne con mio figlio? Se ne parlo lo posso turbare? Sono domande che ogni genitore si pone.

L’ adulto rimane imbarazzato dimenticando che i figli crescono e che sono sessuati fin dal primo momento del concepimento (Master e Johnson). Da anni ascolto i bambini/adolescenti (b/ad) e nel loro raccontarsi riferiscono che i genitori non parlano con loro di sessualità perchè hanno vergogna e provano disagio, credono che sono ancora piccoli e immaturi. Dunque i genitori preferiscono il silenzio o dire mezze verità un po’ goffe, rinviare il discorso a quando saranno grandi e delegare alla scuola.

In questo modo i figli saranno soli con le loro difficoltà, i loro interrogativi e le loro paure e nel riempire il vuoto creato dagli adulti in generale chiedono risposte al gruppo dei pari e ad internet, che diventano un sistema di socializzazione di informazioni confuse e frammentarie. Da grandi, poi, avranno difficoltà a parlare di ciò che stanno vivendo.

I b/ad come dice Foti “non sono nè ciechi e nè sordi”. Infatti i genitori dimenticano che i propri figli sono sottoposti a sollecitazioni di carattere sessuale da parte dei mass-media e da internet. Alcune di queste informazioni possono essere integrate, altre, invece, sono assorbite senza essere decodificate originando confusione, interpretazioni bizzarre, paure ingiustificate e soprattutto comportamenti eroticcizzati precoci, proprio perchè non hanno la capacità e le competenze necessarie per gestire questo tipo di esperienze e situazioni.

Parlare di sessualità con i propri figli è facile:

– aiutiamoli ad esprimere tutti i vissuti emotivi legati alla sessualità;
– spieghiamo il nostro imbarazzo;
– cerchiamo di dare una risposta comprendendo prima cosa conosce e prova, rispettando il loro tempo e la loro età;
– insegniamo ad avere rispetto del proprio corpo e che gli organi genitali maschili e femminili sono come qualsiasi organo del nostro corpo;
– educhiamoli a vivere serenamente il loro essere maschi e femmine e a considerare la sessualità non finalizzata al solo soddisfacimento del piacere,ma investendo invece sull’aspetto relazionale;
– parliamo di sessualità integrando gli aspetti somatici, affettivi, intellettivi e sociali per valorizzare la personalità, la comunicazione e il sentimento dell’amore;
– consigliamo su come vivere in modo soddisfacente le differenti relazioni con la famiglia, i coetanei e futuri partners e soprattutto sull’uso delle nuove tecnologie;
– insegniamo a confidarsi con noi quando hanno un problema;
– cerchiamo di essere comprensivi, ascoltiamoli e siamo disponibili ad avvicinarci con la mente alle emozioni, agli atteggiamenti e ai comportamenti sessuali dei nostri figli.
Cari genitori, “non arrossiamo di fronte al sesso: la sessualità è vita e non ci può essere vita senza la sessualità”.