“Cari Mamme e Papà, desidero raccontarvi la mia storia riguardo l’esperienza e il primo approccio con la fascia portabebè. In occasione della prima gravidanza, continuavo a desiderare di portare con me il mio bambino, non volevo staccarmi da lui e notavo che il continuo contatto, anche solo fisico, non solo dava beneficio alla mia psiche, un po’ disorientata dopo la forte esperienza del parto, ma percepivo che il piccolo si sentiva più rassicurato e protetto. Senza contare il fatto ‘pratico’ grazie al quale, con lui sempre sotto controllo, riuscivo a fare faccende senza tralasciare nulla. Avevo visto tante mamme avvolgerli in fascia e da lì è partita la mia curiosità. Documentandomi sull’argomento e cercando on line un articolo che soddisfasse le mie esigenze, mi sono imbattuta nel negozio online di Eloise e Gilad: Elobaby.net.
Grazie a Elobaby ho scoperto tantissimo sul mondo del portare e un valido supporto a come crescere il mio piccolo nelle prime fasi post gravidanza, è stata un’esperienza straordinaria, resa tale ancora di più grazie alla condivisione del ‘portare’ anche dal papà che, si sa, rassicura tanto i bimbi, stabilendo anche con la figura paterna un forte legame”.

Testimonianza di Adele mamma di Federico

La fascia porta bebè non è solo una ‘tendenza’ da imitare, piuttosto rappresenta la scelta di un genitore che desidera beneficiare di una serie di vantaggi per il bambino e per il genitore a livello fisico e relazionale.

Vogliamo raccontarvi gli innumerevoli vantaggi che il Babywearing rappresenta farvi incuriosire e perché no, iniziare a portare il vostro bimbo ‘addosso’ che a differenza di come veniva interpretato un tempo come un attaccamento e un peso, ora con la fascia è tutt’altro, è un’unione, un contatto che non ha eguali.
Dopo nove mesi nel pancione, il neonato ha un profondo bisogno di contatto con i propri genitori. I bambini portati in fascia apprezzano notevolmente questa vicinanza e intimità. Il contatto corpo a corpo risponde ad un suo bisogno primordiale. Allo stesso modo, anche la madre e il padre apprezzano moltissimo questo contatto così intimo e speciale, una continuazione della gravidanza.

Protezione e sicurezza per il bambino

Il bambino portato in fascia, si sente protetto e sicuro, avvolto dolcemente da un tessuto morbido e comodamente appoggiato al corpo della mamma o del papà, è in grado di sentirne il calore, l’odore, la voce, il battito del cuore. Può riconoscere il volto e mantenere un costante contatto visivo con chi lo porta. Questa è la posizione ideale per poter affrontare gli stimoli provenienti dal mondo esterno, da una posizione conosciuta, protetta e sicura.
Aiuta a ridurre il pianto dei bambini e li rende più sereni, infatti i bambini “portati” quotidianamente piangono molto di meno rispetto a quelli “non portati”.

Funzione termoregolatrice del neonato

Grazie alla costante vicinanza col corpo del genitore, la fascia porta bebè aiuta a stimolare la funzione termoregolatrice del corpo del neonato che, da solo, non è in grado di regolare la propria temperatura corporea.
Stimola la montata lattea
Il contatto fisico con il bambino aumenta la produzione dell’ormone prolattina, che induce l’aumento della produzione del latte materno: il latte, quindi, arriva più facilmente e in abbondanza.
Fa sentire bene
Avere addosso il proprio bimbo incrementa anche la produzione dell’ormone ossitocina, responsabile della regolazione dei livelli di stress. Ciò fa sentire la mamma più serena, maggiormente confidente nelle proprie capacità di mamma e più adeguata a prendersi cura del proprio bimbo e a rispondere ai suoi bisogni, con conseguente diminuzione dei casi di depressione post-partum.
Sviluppo equilibrato
Al contrario di quanto si crede, il babywearing non rende viziato e dipendente il bambino, bensì l’opposto: incontrando le sue necessità e rassicurandolo, lui acquisirà sicurezza e avrà meno difficoltà poi a staccarsi dalla madre a tempo debito. Ciò è importante nella creazione di un’immagine di sé positiva, nello sviluppo di un attaccamento sicuro nei confronti dei genitori e, crescendo, nella formazione di una personalità autonoma e indipendente.
Anche e spina dorsale del bambino
Nella fascia porta bebè il bacino, le anche e le gambe del bambino assumono una posizione fisiologica cosiddetta “a gambine di rana” o “a M”: il tessuto della fascia, infatti, mantiene le gambe molto divaricate, con le ginocchia più alte rispetto al sederino. Questa posizione è indicata per tutti i neonati ed è addirittura consigliata per la prevenzione e la cura della displasia all’anca. Con le gambine bene allargate e il bacino sostenuto dal tessuto, la spina dorsale del bambino è portata ad incurvarsi in maniera naturale formando una grande C, esattamente come nel ventre materno durante la gravidanza. Con la colonna vertebrale ben sostenuta dalla fascia, quindi, il bambino tenderà ad appoggiare la testa al petto di chi lo porta fino al momento in cui sarà in grado di sollevarla autonomamente (ed evitando quindi che la colonna sia precocemente sovraccaricata dal peso della testa). Si ritiene, inoltre, che questa posizione agevoli lo sviluppo della muscolatura dorsale, portando il bambino a sostenere autonomamente il capo in tempi brevi.
Supporta il papà ad entrare in relazione con il bambino
Durante i primi mesi di vita del neonato, per un giovane papà non è sempre facile instaurare, col proprio bambino, un legame profondo come quello che lo lega alla madre. Con la fascia porta bebè anche il padre è messo in grado di instaurare già da subito un profondo legame con il proprio cucciolo, tenendolo ben stretto al proprio petto, dove il piccolo potrà imparare a conoscerne l’odore, i movimenti, il suono della voce.

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Comfort e comodità per entrambi

Le fasce porta bebè sono supporti ergonomici che garantiscono un’ottima distribuzione del loro peso sul busto e la schiena di chi li porta. Portare un bambino in fascia risulta quindi molto confortevole per il genitore, che potrà utilizzarla anche per molte ore durante la giornata, senza affaticare collo e schiena. Se si comincia a “portare” già dai primi mesi di vita, poi, la muscolatura del genitore si adatterà al crescente peso del bambino, senza percepirne eccessivamente l’aumento.
Previene i problemi del tratto digerente
Il solo contatto corporeo nella fascia è benefico (spesso, infatti, le coliche non sono un disturbo organico, ma un’espressione di tensione e disagio emotivo); inoltre, il massaggio e la pressione forniti dal contatto con il corpo di chi porta, aiuta ad alleviare la tensione al pancino. Nel secondo caso, grazie alla posizione verticale garantita dalla fascia o dal supporto, il reflusso viene alleviato o addirittura prevenuto.
Pratico
Grazie alla fascia, le mani rimangono libere per potersi occupare della casa, fare la spesa spingendo il carrello e dedicare tempo ai fratelli più grandi. È più facile uscire quando piove, passeggiare sulla spiaggia o in montagna, salire sui mezzi pubblici e accedere a spazi difficili da raggiungere con il passeggino, superando il problema di gradini, marciapiedi, buche e altri ostacoli.
Conveniente
Il costo di una fascia porta bebè o di qualsiasi altro supporto è sicuramente di gran lunga inferiore a quello di passeggini, navicelle, trio, marsupi non ergonomici e quant’altro, anche perché si può portare il bambino dalla nascita fino almeno ai 3 anni anche con un’unica e sola fascia!
Sullo shop online di Elobaby.net sono disponibili diversi modelli di fasce: potete scegliere in base a ogni esigenza, vostra e del vostro bambino.

Su Elobaby avrete anche l’opportunità di comunicare con una persona competente e preparata per accompagnarvi in un babywearing corretto, aiutandovi nella scelta del supporto più idoneo alle vostre esigenze e insegnandovi come rispettare sempre e in ogni legatura la fisiologia del bimbo.