Sin da piccoli, molti bambini manifestano il desiderio di praticare uno sport: la scelta di assecondare questo desiderio è sana e corretta ma bisogna porre attenzione per scegliere lo sport giusto in funzione dell’età. Che sia il calcetto, la danza o il nuoto, lo sport fa bene a tutti, anche ai bambini! Abbinato a corrette abitudini alimentari, può diventare parte integrante di un piano di crescita che si sviluppa su molti fronti, coinvolgendo anche la sfera sociale, emotiva, educazionale e ludica.
La famiglia svolge un ruolo fondamentale nella scelta e nella promozione dell’attività fisica: secondo gli esperti dell’età evolutiva, è corretto che i genitori ascoltino le esigenze dei figli e propongano diverse discipline, così da permettere al bambino una scelta basata sulle proprie preferenze ed abilità.

Vediamo insieme quali sono i principali sport adatti ai bambini in funzione delle specifiche età.

Ginnastica: i laboratori di psicomotricità possono essere seguiti già a 3 anni. Dai 5 anni in poi, invece, la struttura muscolo-scheletrica dei bambini consente loro di frequentare palestre e corsi di ginnastica. Questa disciplina aiuta ad acquisire sicurezza fisica e ad irrobustire gli apparati muscolo-scheletrico ed articolare in maniera armonica. Praticata a livello agonistico, invece, la ginnastica va bene dagli 8 anni.
Calcio: tradizionalmente concepito come sport per i maschietti, può essere invece perfetto anche per le femmine. È uno sport adatto dai 6 anni in su e la sua pratica racchiude un grande senso di squadra grazie al quale i bambini imparano a socializzare ed a condividere. Piccoli infortuni vanno sempre tenuti in considerazione e la pratica agonistica è adatta solo dopo i 12 anni.
Nuoto: tra gli sport adatti ai bambini è probabilmente quello che favorisce maggiormente la coordinazione e lo sviluppo fisico armonici. In acqua i bambini adorano sentirsi leggeri ed il nuoto ha incredibili effetti sullo sviluppo neuro-psicologico. È inoltre l’unico sport adatto già dai 6 mesi di età.
Scherma: come ci ha insegnato la mitica Bebe Vio, la scherma è uno sport meraviglioso da far praticare ai bambini. Senso di concentrazione e sviluppo delle capacità individuali sono i principali benefici di questa pratica, sebbene vada tenuto in considerazione che la scherma è uno sport asimmetrico, cioè sollecita solo metà del corpo, non favorendo quindi l’allenamento totale. Per questo, gli esperti consigliano di abbinare la scherma anche ad una ginnastica riequilibrante. Praticabile sin dai 6 anni, la scherma agonistica invece deve essere rimandata almeno fino ai 10.
Pallavolo: come per il calcio, anche la pallavolo impone senso di squadra, socializzazione e condivisione. Muscoli ed apparato scheletrico sono sottoposti ad una buona sollecitazione e la colonna vertebrale dei bambini trae grande giovamento. A 7 anni si può cominciare, ma la pallavolo agonistica è indicata dai 10 anni in su.

Nessuna pressione

Per un bambino lo sport è principalmente gioco. Evitiamo atteggiamenti oppressivi ed obblighi. Se un bambino si rifiuta di andare ad allenarsi non è corretto forzarlo, può darsi che non si senta portato per quell’attività. Meglio affrontare il discorso con i propri figli ed eventualmente valutare insieme a loro le alternative.

Quale sport per un bambino affetto da patologia cronica?

I bambini che soffrono di patologie non devono abbandonare l’idea di praticare lo sport. Anche in questo caso, e compatibilmente con le condizioni cliniche, i desideri vanno sostenuti ed incoraggiati. Lo sport per i bambini affetti da patologie croniche può rientrare all’interno di un piano terapeutico molto ampio che coinvolge parecchie figure: la famiglia, il pediatra ed il medico specialista in medicina dello sport, con ruoli molto differenti. Alla famiglia spetta il compito di dare ascolto al bambino e di rendere realizzabile il desiderio di praticare sport; al pediatra spetta il ruolo di valutare le condizioni cliniche dei piccoli pazienti fornendo tutte le informazioni ed indirizzando verso gli sport più adatti;
al medico dello sport spetta, infine, il ruolo di offrire un programma di attività fisica che rispetti le condizioni del bambino.

Sport e nutrizione

L’esercizio fisico e l’allenamento aiutano lo sviluppo dell’organismo e promuovono un buono stato di salute a breve ed a lungo termine. È necessario che insieme al pediatra si valuti quali sono le migliori scelte nutrizionali da fare per i bambini che praticano sport e quali sono le strategie per rispondere ai fabbisogni alimentari dei bambini che praticano attività fisica in maniera costante. Vale sempre la regola di seguire una sana e corretta alimentazione, di bere a sufficienza e di variare quanto più possibile la scelta dei cibi a tavola affinché il connubio dell’alimentazione con l’attività fisica possa essere vincente per favorire il pieno sviluppo dell’organismo e la promozione della salute.
Gli integratori alimentari possono completare (ma mai sostituire!) gli apporti energetici e nutritivi di una sana e corretta alimentazione, senza mai dimenticare però, che è importante consultare il pediatra ed attenersi alle avvertenze e modalità d’uso riportate sulle etichette.
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Fonti:
Sport e bambini: diamoci una mossa. Miniguida a cura del Ministero della Salute
Raccomandazioni Comitato Olimpico Nazionale Italiano (CONI) e Federazione Medico Sportiva Italiana (FMSI) approvate dal Consiglio Superiore di Sanità

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