Spesso i pazienti ci chiedono quale sia l’età migliore per portare i loro bambini in studio per fare un primo controllo.

Diverse ricerche mettono in evidenza come generalmente la prima visita venga effettuata entro i 3 anni, in quanto in questo periodo la dentatura ‘da latte’, composta da 20 elementi dentari, dovrebbe essere completa e già in questa fase è possibile riscontrare eventuali problemi quali carie, mancanza di denti e altro. Molto importante è l’approccio con il quale questa viene effettuata: in tal contesto bisogna prendere in considerazione sia il ruolo dei genitori che quello del professionista.

Il genitore deve prendere in considerazione che il bambino piccolo non sa cosa gli aspetta in uno studio dentistico quindi non si deve dare troppa importanza all’evento nelle ore precedenti, nel senso di non ripetere continuamente  frasi del tipo “ora andiamo dal dottore, stai bravo, vedrai che non ti fa niente” etc, in quanto producono indirettamente nel bambino un senso di difesa e diffidenza.
Analogamente è molto importante non parlare di fronte ai bimbi delle proprie esperienze, soprattutto se negative, avute in occasione di una seduta dal dentista:  i bimbi pur piccoli che siano, ascoltano molto e rendono le paure di mamma e papà personali, pensando allo studio come un ambiente ostile; si deve inoltre evitare di “minacciare” il bimbo nei suoi momenti di capriccio con frasi del tipo “se non stai bravo ti faccio fare la puntura dal dottore”.

L’atteggiamento corretto consiste nell’assumere una posizione indifferente nei confronti della prima visita, parlare al bimbo dicendogli che in giornata lo porterete dal dentista e che gli guarderà i suoi dentini, nello stesso modo in cui gli direste che lo portate a fare un passeggiata; magari potrebbe essere utile far coincidere la prima visita in occasione di una visita del genitore o del fratello/sorella (sempre che siano già ambientati).

Dall’altra parte il ruolo del dentista sta nel guadagnarsi la fiducia del piccolo paziente e talvolta questo compito può essere più o meno arduo in base ovviamente al temperamento. In questa occasione il dentista proverà ad instaurare un colloquio e un dialogo col bimbo trovando il modo di associare con un po’ di fantasia gli attrezzi dello studio a oggetti che il bimbo conosce e con i quali magari gioca: la poltrona ad esempio diventa una navicella spaziale che va su e giu come una giostrina, la turbina o il micromotore (i cosiddetti trapani) diventano delle piccole pistole che spruzzano acqua e aria sui dentini. In prima visita può anche essere utile far sedere il bambino in braccio alla mamma o al papà che si siederà sulla poltrona, in modo tale da rendere comunque familiare l’ambiente, mentre per le visite e i controlli successivi è importante ottenere la massima fiducia e collaborazione per cui i genitori dovrebbero attendere in sala d’attesa.

In ogni caso il genitore deve sempre dare il buon esempio, coinvolgendo i bimbi dopo i pasti nel lavaggio dei denti; imparando dapprima a prendere dimestichezza con lo spazzolino e cercando di ridurre al minimo la presenza del dentifricio, introducendo a mano a mano anche l’uso del filo interdentale, associando ovviamente una alimentazione corretta e molto contenuta nel consumo di zuccheri e bevande gassate soprattutto se consumati fuori pasto.

fonte: Mileva SP, Kondeva VK. Age at and reasons for the first dental visit. Folia Med (Plovdiv). 2010 Oct-Dec;52(4):56-61. Meera R, Muthu MS, Phanibabu M, Rathnaprabhu V. First dental visit of a child. J Indian Soc Pedod Prev Dent. 2008

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