Il latte compare con la classe più evoluta, quella dei mammiferi, e ad oggi sembra essere insostituibile. Studi recenti suggeriscono infatti che il latte offra un vantaggio evoluzionistico in quanto con esso si possono nutrire i più piccoli razionalizzando la spesa energetica.
Alimento nutrizionalmente ricco, la sua equilibrata composizione ne fa un elemento importante nell’alimentazione in tutte le età.
Il latte è la principale fonte di calcio e il suo consumo quotidiano è fondamentale per soddisfare il fabbisogno di questo minerale, necessario per un sano metabolismo osseo, oltre che per numerosi processi fisiologici.
Evidenze scientifiche negli ultimi anni hanno inoltre messo in risalto un effetto protettivo del consumo di prodotti lattiero-caseari, ed in particolare di latte, su alcuni fattori di rischio cardiovascolare, quali obesità, ipertensione, insulino-resistenza e sindrome metabolica, effetto attribuibile sia alla ricchezza in calcio del latte che alla presenza in esso di sostanze bioattive ad azione protettiva.
La relazione tra consumo di latte e peso corporeo nei bambini è stato oggetto di una ricerca condotta nelle scuole dal nostro Istituto: lo studio ha dimostrato che chi consuma latte più frequentemente è meno spesso in sovrappeso e che quanto maggiore è la frequenza di consumo tanto più l’effetto è marcato:
in altre parole, chi consuma latte due o più volte al giorno è in media più “magro” di chi il latte lo consuma una volta al giorno e, ancor di più rispetto a chi lo consuma raramente o mai.
Un buon apporto di calcio è dato anche dallo yogurt, tanto nella variante intera che in quella scremata. Nello yogurt, inoltre, il lattosio viene fermentato dai batteri “buoni” presenti nell’alimento, rendendolo così digeribile in caso di intolleranza al latte.
In presenza di questa condizione, che interessa il 35% della popolazione in Campania, lo yogurt rappresenta una valida alternativa nutrizionale al latte.
Ma come garantire un adeguato apporto di calcio in coloro che non amano né latte né yogurt? I formaggi sono una buona fonte di calcio, ma, in quanto solidi, contengono anche grassi e sale in maggiore concentrazione. Il loro consumo va quindi commisurato alla presenza di patologie concomitanti, quali ipertensione arteriosa, dislipidemie o aterosclerosi.
Per quanto riguarda le merendine o altri snack arricchiti in latte o calcio, è importante leggere l’etichetta e ricordare che si tratta di alimenti ad elevata densità energetica – ricchi in calorie e a basso potere saziante – e che, seppure arricchiti, non assicurano un apporto in calcio paragonabile a quello di un bel bicchiere di latte.
Il consumo di latte e yogurt può infine aiutare a ridurre l’uso di bevande zuccherate, il cui consumo eccessivo comporta un aumento inappropriato dell’apporto energetico oltre che un maggior rischio di sviluppo di carie dentale. Latte o yogurt quindi sempre a colazione, ma anche per un sano ed equilibrato spuntino o, accompagnati da cereali e frutta, come pranzo o cena.