La musica è un’arte e come tale si distingue per la sua complessità, per il suo essere “oggettiva” o “soggettiva”, per i suoi mille colori e per le sue molteplici sfumature.

Per secoli, l’arte musicale si è basata su schemi teorici che crearono una vera e propria teoria musicale. Fondamentali furono il XIX e il XX, in quanto questa disciplina, come tutte le correnti artistiche, verrà dominata da cambiamenti radicali, grazie alla nascita di quelle che verranno poi definite “Avanguardie”.

Il nostro articolo si soffermerà su un particolare “mutamento” artistico e musicale: l’Espressionismo. Questo è un termine che indica la volontà dell’artista di esaltare, sino all’esasperazione, il lato emotivo della realtà rispetto a quello che riusciamo a percepire attraverso i sensi. Ciò che l’espressionismo proponeva era una rivoluzione del linguaggio che andava ad opporsi all’oggettività dell’Impressionismo.
L’Impressionismo era infatti una corrente artistica legata alla realtà esteriore: si proponeva di porre su tela una visione piacevole e interessante del mondo in modo da soddisfare il piacere visivo. L’Espressionismo, sua evoluzione, invece rifiuta il concetto di una pittura volta a dare piacere solamente alla vista e sposta la sua attenzione sull’interiorità più profonda dell’animo umano.
Una delle differenze sostanziali tra Impressionismo e Espressionismo riguarda l’atteggiamento che si ha nei confronti della vita: mentre il primo è volto a sottolineare quella che è definita la “gioia del vivere”, rappresentando il bello, il secondo è profondamente drammatico nei confronti della vita, e ciò è reso evidente dalla “violenza” cromatica e dalla deformazione caricaturale.
In ambito musicale, l’Espressionismo si individua nella “Scuola di Vienna” formata da Schomberg, Berg e Webern. Le forme musicali di questo periodo sono incisive e brevi, un esempio è il “Pierrot Lunaire” di Schomberg. Musica e arte sono inscindibili, e per quanto riguarda l’Espressionismo, entrambe sono volte all’esaltazione dell’interiorità umana.

ATTIVITA’ DA SVOLGERE CON I BAMBINI

Ogni giorno ci si trova a fare i conti con le emozioni e la loro gestione. A tal proposito la creatività musicale e artistica sembra essere fondamentale per riconoscere le emozioni e viverle al meglio, soprattutto nel rapporto genitore-bambino. Ciò che bisogna fare è creare uno “spazio intimo”, procurarsi tele, pennelli, colori acrilici o tempere e lasciare che i bambini, ascoltando una melodia (in questo caso una melodia legata all’Espressionismo musicale come “Sonata per pianoforte, op. 25: Gavotte di Schomberg”) siano liberi di scegliere due o più colori per creare uno sfondo su tutta la tela. passati pochi minuti dall’asciugatura potrete far scegliere al bambino altri colori da sovrapporre allo sfondo, ed è fondamentale che i bambini scelgano i vari colori lasciandosi trasportare da quella che è l’emozione del momento. Non importa che i bambini siano precisi, la loro “opera d’arte” è tale solo se la loro mente e le loro emozioni siano guidati dalla melodia che stanno ascoltando.