Caldo torrido, umidità, sbalzi di temperatura, inquinamento e insetti, sono le preoccupazioni di mamma e papà.
Dopo tanti mesi al chiuso, l’estate invita i nostri bambini a stare all’aria aperta e godere dell’energia naturale della stagione.
Una corretta esposizione al sole mentre gioca o passeggia, contribuisce alla formazione della vitamina D, essenziale per la crescita ossea del bambino.
Ma attenzione il sole da prezioso alleato può diventare un nemico e un pericolo per la cute, in modo particolare per i bambini: la loro melanina, il pigmento del colore cutaneo, non è ancora ben sviluppata, per di più l’epidermide infantile è più sottile e quindi più facile a disidratarsi.
Ecco alcune regole per una corretta esposizione al sole:
Esporre il bimbo in modo graduale.
Per i primi giorni è consigliabile tenere il bambino coperto con dei vestiti di fibra naturale , un cappellino a tesa larga e dei buoni occhialini da sole.
Evitare le ore più calde, che vanno fra le 11.30 e le 16, è preferibile la mattina presto.
Usare sempre creme protettive con fattore alto, da usare anche sui capelli.
Il filtro di protezione solare non dev’essere meno di 25 SPF, meglio se totale ( specialmente se il bambino durante l’inverno ha avuto la varicella, per evitare che le cicatrici si infiammino ), da applicare più volte al giorno e in modo uniforme.
Preferite i filtri solari fisici, cioè con sostanze inerti, invece di quelli chimici.
Evitate quei prodotti arricchiti di profumi con additivi chimici, in particolare su base alcolica.
Al mattino interrompere l’esposizione ogni 50 minuti alternando 10 minuti all’ombra.
Se il cielo è nuvoloso non abbassate la guardia, oltre il 70% dei raggi solari non è filtrato dalle nubi .
Altro errore pensare che sotto l’ombrellone il bambino è protetto, si ha un assorbimento dei raggi solari del 50%.
I bambini devono bere spesso e non quando hanno sete.
Durante l’esposizione al sole l’assunzione dei liquidi deve essere più regolare.
Per la merenda, preferire la frutta di stagione che ripristina la riserva di antiossidanti nel corpo, specialmente l’anguria, oltre che dissetare è molto gradita dai bambini; contiene sali minerali, betacarotene.
I succhi di frutta senza zucchero aggiunto, forniscono vitamine C e B6, potassio, magnesio,ferro e fibre; assicuratevi che siano di frutta al 100%.
Potete fare dei frappé con latte di riso o di soia frullato con frutta, risulta uno spuntino completo.
Il Karkadè dolcificato con un cucchiaino di zucchero integrale di canna che apporta vitamima C.
Per i bambini inferiore ai due anni bisogna evitare assolutamente l’esposizione diretta, anche per un tempo limitato.
I neonati in modo particolare non hanno alcuna protezione contro i raggi ultravioletti.
Se nonostante gli accorgimenti il bambino si scotta ricorriamo ai seguenti rimedi: prima cosa da fare mettere la superficie scottata sotto acqua corrente fredda per una decina di minuti, ciò ridurrà l’entità delle lesioni e del dolore, non applicate immediatamente una pomata potrebbe avere effetti irritanti.
Dopo il lavaggio è possibile spalmare sulla zona la pomata di calendula.
In alternativa un impacco di fettine di cetriolo o mela grattugiata.
Per le scottature più notevoli il gel d’aloe e burro di Karitè, in quest’ultimo caso è bene far vedere il bambino da un medico o dal farmacista che saprà consigliare il rimedio necessario.
In caso di prurito un bagnetto con amido di riso o delle spugnature con l’acqua rimasta dalla bollitura del riso (500 g).