“La dislessia è un disturbo specifico dell’apprendimento di origine neurobiologica, caratterizzato da difficoltà nella lettura, in un contesto in cui il livello scolastico globale e lo sviluppo intellettivo del soggetto sono nella norma”.

W LA DISLESSIA! nasce proprio dall’esigenza di smentire questa concezione, apparentemente giusta, tipica di una società che vede una diversa modalità di apprendimento come un limite, un’incapacità o, peggio ancora, un problema. Di contro, l’obiettivo è quello di ribaltare questa visione affinché il riconoscimento di questa diversità e la sua valorizzazione possano condurre alla scoperta delle potenzialità della dislessia.
Il metodo di W LA DISLESSIA! è innovativo e si differenzia da tutti gli altri già esistenti in quanto fa perno non solo sull’individuo dislessico ma su tutto il contesto che lo circonda, coinvolgendo in prima persona la famiglia e la scuola. “Spesso gli specialisti e la scuola cercano di risolvere quello che secondo loro è un problema con strumenti che – sulla carta – dovrebbero essere utili al ragazzo, ma nella realtà non fanno altro che risolvere un problema all’insegnante o al genitore, ad esempio spingendo per l’utilizzo del computer (per leggere o per scrivere) troppo presto, limitando così la possibilità di continuare ad imparare e convincendo i ragazzi che da soli non possono farcela o che non miglioreranno mai”, spiega Alessandro Rocco, co-fondatore assieme a Paola Saba e Valentina Conte del progetto W LA DISLESSIA!.
W LA DISLESSIA! Fa esattamente l’opposto.
Come?
In primo luogo il team tiene un incontro preliminare con il ragazzo e la rispettiva famiglia, al fine di comprendere le difficoltà e le modalità di relazione.
In un secondo momento, si passa all’individuazione dei “talenti”, ovvero di quelle peculiarità che devono trasmettere un chiaro messaggio al dislessico: ‘Tu sei quello che sei, con un tuo stile di apprendimento, GRAZIE alla dislessia, e NON nonostante la dislessia’.
Il terzo passo prevede la messa a punto di strategie e tecniche studiate ad hoc per la persona interessata, a seconda delle sue caratteristiche e necessità: un percorso specifico individuale”, aggiunge Rocco.
Nei percorsi individuali si lavora COSTANTEMENTE sulla valorizzazione delle abilità della persona perché solo dopo si può intervenire sulla difficoltà. Un’altra caratteristica fondamentale dei percorsi di W LA DISLESSIA! è il coinvolgimento totale della famiglia “I genitori sono la base per costruire un ambiente che funzioni davvero e per questo fanno parte integrante dei percorsi di crescita dei loro figli”.
Questo approccio si è rivelato vincente negli anni di attività a fianco di bambini e ragazzi dislessici e attualmente il centro impiega nove professionisti attivi, ognuno con una specifica specializzazione, fra cui 3 psicologi.
Alessandro Rocco si occupa da più di 15 anni, in aula e individualmente, di tutto ciò che sta attorno alle difficoltà di apprendimento: rapporti tra genitori e figli, conflitti scuola-famiglia, ansia da “compiti per casa” e da prestazione, metodo di studio. È protagonista dei videocorsi e dei webinar, grazie ai quali è possibile capire fino in fondo come funziona il metodo W LA DISLESSIA!
Questo progetto, infatti, è nato con lui per ricordare ai genitori quanto il loro ruolo e le loro azioni abbiano un impatto profondo nella vita dei figli.
Insieme alle sue due socie (Valentina Conte e Paola Saba), ha descritto la metodologia all’interno di un libro porta lo stesso titolo del metodo utilizzato, W LA DISLESSIA!.
“È un titolo di rottura scelto volontariamente. La dislessia è un modo diverso di percepire la realtà: i ragazzi che hanno questa caratteristica hanno modalità di apprendimento diverse, che W LA DISLESSIA! si prefigge di valorizzare attraverso percorsi specifici per ognuno”, spiega ancora Rocco.
Il libro è un viaggio che parte dalla comprensione del problema per giungere alla scoperta del talento della dislessia ed offre suggerimenti ai genitori per sostenere un figlio dislessico nell’espressione di quel talento. A guidare il lettore in questo viaggio non sono però le storie di Einstein, Mozart o altri dislessici ‘famosi’, bensì quelle di Roberto, Cecilia, Ilenia, ‘straordinarie storie di ordinaria dislessia’, storie di ragazzi, piccoli eroi, che hanno avuto dei rapporti difficili con la scuola, ragazzi giudicati da certi insegnanti come svogliati o dalle capacità limitate, e che, nonostante ciò, hanno affrontato gli ostacoli e sono riusciti a portare a termine le scuole medie superiori e si sono iscritti a percorsi universitari o post diploma del progetto W LA DISLESSIA!.

Il nuovo libro di Alessandro Rocco WLADISLESSIA