La psicologia dei gemelli ci insegna come la “separazione” dovrebbe cominciare durante la gestazione: la futura mamma dovrebbe cercare di pensare ai due bambini individualmente e non ai “gemelli”. Le distinzioni, dovrebbero poi continuare dopo il parto, evitando di cedere alla tentazione di vestirli allo stesso modo, comprare gli stessi giochi e facendo seguire loro lo stesso percorso scolastico. Cose, invece, che risulterebbero estremamente più semplici da gestire con gemelli di sesso diverso.

Approcciarsi in questo modo ai figli gemelli è importante affinché ognuno di loro sviluppi una propria personalità.
Promuovere l’individualità non significa, però, imporre a tutti i costi esperienze diverse a ciascuno, quando è evidente che questo non dà loro alcun beneficio, ma anzi può ostacolarne la crescita.

È più importante sostenere le loro inclinazioni, simili o diverse esse siano. Piace a tutti e due il basket?
Facciamolo fare a entrambi, ma al tempo stesso, è utile creare piccoli spazi autonomi, anche solo luoghi diversi dove mettere i propri giochi e fare i compiti. Insomma niente regole fisse, l’importante è stabilire un rapporto individuale con ciascuno dei due. Ma in generale, ci sono delle piccole regole che valgono per tutti, come per esempio l’importanza di chiamare i bimbi con i loro nomi e non “i gemelli” oppure permettere ai bambini di dedicarsi ad attività diverse o uscire da soli con uno dei due genitori.
Ciò che rende speciale la coppia gemellare è il fatto di essere costituita da sempre. Moltissimi studi riguardanti confermano l’unicità di questa relazione che ha aspetti qualitativi che la rendono speciale, a partire dal contatto continuo nell’utero materno. Questo forte legame non implica però un’identità psicologica, in quanto ogni soggetto sviluppa un’identità personale – derivante da esperienze che, anche essendo comuni, vengono percepite in maniera differente.

A scuola: dividere non fa sempre bene
La valutazione va fatta caso per caso. Un primo tentativo può essere di allontanarli mettendoli in classi diverse, provando all’asilo, quando è più facile modificare la situazione in corso d’opera. Se però la separazione diventa causa di sofferenza, è meglio assecondare il desiderio dei bambini di stare uniti.
Per questo diventa fondamentale osservarli con attenzione, identificando i loro gusti, le loro attitudini, a scuola come a casa e nelle attività extrascolastiche: è il loro benessere a fare da guida, più di qualsiasi regola fissa. Saranno loro via via a trovarsi da soli e spontaneamente spazi, amici e gusti diversi.

Il litigio in adolescenza come segno di distinzione
Spesso è nell’adolescenza che emerge da parte di ciascuno un forte desiderio di essere diversi. Infatti, se il percorso di differenziazione e individuazione non c’è stato prima, nell’infanzia, è facile che prima o poi uno dei due gemelli sia costretto ad assumere un atteggiamento spesso opposto a quello del fratello per distinguersi: può essere un look trasgressivo, un tatuaggio, un percorso di studi… Sono frequenti anche le liti e le esclamazioni di insofferenza sulla propria condizione di gemellarità. Il consiglio per il genitore è di accogliere questa tendenza chiudendo un occhio anche in caso di scelte un po’ azzardate.  

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